Io sussurro…il conforto dell’incanto…
… la quiete penetrale dell’idea …
… il segreto della bellezza …

… la mia pietra canta … leggera … ancora una volta …


I … whisper… … the comfort of such enchantment…
… the quiet seclusion of the idea…
… the secret of beauty…
… my stone sings… softly… once again…


La mia opera cerca, libera, di rappresentare una storia, uno iato di sentimenti, una scia di pensieri e percezioni che si susseguono nel tempo e che appaiono proprio in questo loro subsecutum, finalità ultime della mia espressione artistica.
Nel pieno significato: théos, thea, théatron… divinità. contemplazione, teatro.

My work seeks, quite freely, to represent a story, a hiatus of emotions, a host of ideas and perceptions, that follow one another over time and that appear precisely in this, their natural subsecutum, ultimate finality of my artistic expression.
In its fullest meaning: théos, théa, théatron… divinity contemplation, theatre.


Scolpire significa per me tentare di esprimere la genesi e l’evoluzione di un movimento, affinchè lo stesso diventi espressione percettibile di uno stato d’animo, di un pensiero, di un sentimento.
Nello sforzo di creazione che si compie realizzando un’opera d’arte, il movimento acquista così una valenza fondamentale e svolge un preciso ruolo come forza coesiva e coordinatrice dell’intera composizione. Movimento quindi come propulsore di energia vitale, che infonde all’opera quella linfa capace di espandersi oltre tutti i suoi possibili contorni, trasformandosi da semplici linee rette o curve in delineazioni conduttrici di vita.

To me, sculpturing is a way to express the genesis and evolution of a movement, making it the perceptible expression of an inner state, of a though, of a feeling. In the challenging creative making of a work of art, movement thus becomes of fundamental importance, and plays a precise role as the cohesive and co- ordinating force of the whole composition.
Movement, therefore as the projector of vital energy which imbues the work with that lymph capable of extending beyond all its possible contours, transforming the latter from simple, straight or curved lines into life-conducting outlines.


Scultore e Donna per unificare un percorso ancora non sempre facile.

Opere d’arte su commissione per raggiungere l’incanto di un desiderio esaudito.

Tempo, Spazio e Movimento nella raffigurazione plastica per emancipare il dinamismo progressivo di uno stato d’animo nel divenire di un’azione.

Storia e Teatro nella rappresentazione scultorea per raccontare accadimenti in evoluzione, Théos, Théa, Théatron.

Volti, gesti ed espressività muscolare nelle figurazioni umane e animali per calarsi in una comunicazione intimistica ed empatica.

Opere di scultura “filmate” come visionari racconti in 3D che parlino il linguaggio universale delle immagini per stupire con il dispiegarsi di una trama.

Sculture che connubiano l’Arte Plastica e il Design, per consentire un ingresso lineare alla memoria centrale della nostra Contemporaneità.

Interdipendenza concettuale tra Espressione Figurativa e Architettonica per assecondare il naturale bisogno di un ordine “spaziale”.  

Composizioni Statuarie Monumentali a tema per celebrare un ricordo del passato o per immaginare un futuro.

Biografia

Claudia Amari dopo la maturità artistica frequenta i corsi di Figura, Nudo e Modellatura nella milanese Accademia delle Belle Arti di Brera.
Consegue poi il diploma di Laurea in Lettere Moderne con specifico indirizzo Storiografico, presso l’Università Statale degli Studi di Milano.
Nel contempo compie il suo apprendistato in laboratori artigianali specializzati nella scolpitura del marmo, a Pietrasanta e Carrara.

Nei primissimi anni Ottanta sue opere sono esposte presso la Locus Gallery di Londra, mentre l’artista inizia una ricerca nell’ambito delle riprese filmate e uno studio approfondito sul “movimento”e sulla “luce”, sul “tempo” e sullo spazio” con tutte le loro possibili implicazioni nell’ambito della rappresentazione plastica, che sfocerà qualche anno dopo, in un rapporto di collaborazione durato alcuni mesi, con il Centro di Cinematografia Scientifica del Politecnico di Milano.
Questa ricerca le consente di sperimentare l’immagine della progressione sequenziale, analitica e sintetica, di uno spostamento del corpo umano nello spazio e le conseguenti variazioni nella percezione ottica dello stesso movimento grazie agli effetti della luce, nel medesimo spazio circoscritto dalle riprese cinematografiche attuate.
L’esito probante di questa ricerca consisteva per l’Artista nella possibilità di utilizzare il movimento nella scultura come “veicolo” di sentimenti ed espressioni di emotività, palesati nel loro divenire, e costituiva un folto materiale d’immagini, schizzi di opere in fieri, che l’Artista realizzerà poi negli anni 90’.
Il suo interesse storiografico per la cultura ellenistica e i frequenti viaggi in area mediterranea, la portano ad approfondire e perfezionare i suoi studi sulla mitologia e la statuaria greca, che con tanta intensità esprime l’eroico, il tragico e il sublime della vita. Proprio la forza emanante e la sicura potenza della visione ellenistica dell’uomo, quale centro propulsore di civiltà, accentua l’ansia di una forma espressiva che sappia decifrare l’ideale di un lento ma costante “moto” dell’umanità, e incoraggiare la ricerca di una espressione artistica che contempli nel suo dispiegarsi questa “processione in avanti”, dando così respiro ad una esigenza interiore che già appartiene all’immaginario dell’Artista fin dalle sue prime figurazioni scultoree. 
Contemporaneamente, dal 1990, avvia un rapporto continuativo di collaborazione con la Veneranda Fabbrica del Duomo milanese, in qualità di scalpellina, prima e unica donna in un ambito fino ad allora rigorosamente maschile, per il rifacimento integrale di sculture facenti parte della preziosa statuaria della Cattedrale.

Negli anni successivi partecipa a collettive di scultura, espone le sue opere e i suoi disegni presso gallerie milanesi e londinesi, musei e istituzioni pubbliche, come il Chiostro della chiesa di Sant’Agostino a Pietrasanta e, in occasione d’importanti manifestazioni, come il  Millionaire Fair di Mosca e l’Emirates Show di Dubai.

Proprio al cadere del millennio, nel dicembre 1999, espone alla Libreria Rizzoli in Galleria Vittorio Emanuele a Milano, in occasione della presentazione del libro “ Claudia Amari – Epifania senza ombre – Sculture e riflessioni” edito dalla casa editrice Skira, una raccolta di scritti e appunti autografi.

Il libro e il relativo video, esplicativi della sua innovativa ricerca espressiva, si possono trovare nella Biblioteca e Cineteca del National Museum of Women in the Arts di Washington D.C.
 
Nel marzo 2009 trasferisce il suo studio da Milano a Pietrasanta e successivamente stabilisce la sua residenza a Lucca, dove inaugura la sua personale galleria nel nuovo studio di via S. Andrea, dimora delle opere, bozzetti in plastilina, cera, vetro e disegni della sua collezione privata e dove attualmente lavora alla ricerca e allo sviluppo di nuovi progetti di scultura, nuove modalità espressive con le quali rappresentare plasticamente volumi ed immagini, scrittura e riprese fotografiche.

Dal 2009 al 2015 scolpisce l’opera monumentale in marmo vetro e acciaio “…Pavone…”

Successivamente intraprende, per la prima volta, l’esperienza come regista dello short film “…Pavone…” e del suo trailer.
L’opera cinematografica nasce come esigenza spirituale di completamento della scultura monumentale omonima e prende poi una strada autonoma tratteggiando pensieri e riflessioni sull’arte. La stesura di uno scritto autografo, ancora inedito, sul tema della Bellezza correda le riprese effettuate e accompagna le immagini.

L’artista continua la sua ricerca espressiva, lavora su committenza e scolpisce nei suoi studi di Lucca e Pietrasanta.

Sue opere si trovano in collezioni private, italiane e straniere.

Biography

Claudia Amari after completing her Secondary School in Art, she attended the courses of Figures, Nudes and Modelling at the Accademia delle Belle Arti of Brera, Milan and subsequently graduated in Modern Italian Literature, Historiographic studies, at the University Statale of Milan.

At the same time she had her apprenticeship in various workshops of master craftsmen in Pietrasanta and Carrara, where she focused on the sculpturing of marble.

In the early eighties, her works are exhibited at the Locus Gallery in London and it is in these years that she carries on her studies on “movement” and “light”, “time” and “space” with specific reference to plastic representation.

Some years afterwards, in 1992 these studies lead her to a positive collaboration over a period of months with the Istituto di Cinematografia Scientifica at the Politecnico of Milan. Such research allows her to experiment the analytical sequence of single progressive image of movements of the human body in space with the related variations in the visual perception of that same movement thanks to the light effects within the enclosed space of the shooting.

In 1990, she starts a regular collaboration with the Veneranda Fabbrica del Duomo in Milan. She is the first woman to work in it since until then only men worked there on the restoration and reconstruction of the precious marble statues of the Cathedral.

In later years the artist participates in collective art performances, exhibits her marble and bronze sculptures, etchings and drawings in London and Milanese Galleries, in public institutions, as the garden of the cloister of Sant’Agostino in Pietrasanta (Lucca), sponsored by its town hall, and during important events at the Millionaire Fair of Moscow and then at the Emirates Show in Dubai.

Right at the turn of the millennium, in December 1999, she has an exhibition at the Rizzoli bookshop in Galleria Vittorio Emanuele, Milan, where she also presents her book “Claudia Amari – Epifania senza ombre – Sculture e riflessioni” published by Skira in which she has gathered a collection of her writings and notes.

The above-mentioned book and video that explain her innovative research in art are part of the Library and Film Library of the National Museum of Women in the Arts, Washington D.C.

In March 2009, she moves her studio from Milan to Pietrasanta.
In 2010, she moves to Lucca where she opens her own art gallery in her new studio in Via S.Andrea where her works, sketches in plasticine, wax and glass and drawings, which are part of her private collection, can be admired and where she researches new projects on sculpturing, writing and photography.

From 2009 to 2015 she makes the imposing work “…Pavone…” in marble, glass and steel.

In January 2017, for the first time she directs the short film “…Pavone…” and creates its trailer. This production springs from her spiritual need to compensate her sculpturing and then becomes independent from that, tracing thoughts and reflections on art. Her piece of writing of the theme of Beauty accompanies the shooting and the various images.

Claudia Amari works on request in her studios of Lucca and Pietrasanta.
Her works are present in important Italian and foreign collections.