“… si va e si torna per poi riandare e ancora ritornare…
… con il coraggio dell’onda nella geometria del tempo…
… tic tac… tic tac…
Per chi sa è incanto…”.


“Il bivio delle scelte…
… così è stato che i miei cavalli si sentissero creature libere di manifestare incertezze e confusioni, con il coraggio di farsi essi stessi squisitamente e teneramente umani nel dubbio”.

La linea doppia, 2011-2012

Opera composta in due blocchi scolpiti ad alto rilievo.
Marmo bianco di Carrara.
Vetro fuso su calco originale, acciaio forgiato a mano.
Dimensioni:          
  1) pannello Teste 2,26 x 1,07 h x 0,69 m;
  2) pannello Code 2,27 x 1,08 h x 0,74 m.
Opera esemplare unico.

Collezione privata.

Sinopsi dell’opera “La linea doppia”

In una moltitudine in corsa e, senza apparente contraddizione, i miei cavalli hanno palesato se stessi con naturalezza e senza giudizio, sia che raccontassero la paura dell’andare, il conforto del tornare o piuttosto la coraggiosa forza del procedere o lo sgomento di un ritorno, in un carosello sofferto e per questo più vivo che mai, perpetuato all’interno di un circolo di galoppi, di impeti, di sforzi, di furie, di sguardi, di narici, di pazzia, di curiosità, di zampe, di code, di vento e di luci.

Nessun pudore … nessun vincolo …
Niente briglie, nessuna partenza né arrivo…solo rimandi e rintocchi … moto incessante … tic tac …

Elementi di vetro tonalizzati come il marmo sono diventati un tutt’uno con esso, al punto da confondersi con il suo biancore, si sono fatti zoccoli, criniere, musi, hanno moltiplicato le falcate, emancipato il galoppo, scompigliato le criniere, dilatato l’aria.
Elementi di acciaio si sono sovrapposti a sottolineare l’andamento e la fuga delle linee.

Lucca, Ottobre 2014